Una cosa che spesso viene sottovalutata ma che in realtà ricopre un ruolo fondamentale è la modalità in cui si fa lo zaino e come le cose vengono distribuite al suo interno. Da quando siamo piccoli abbiamo portato sulla schiena mille tipologie di zaini che andando a scuola amavamo mettere su una sola spalla per far colpo sulla tipa pensando che mettere lo zaino sulla spalla sinistra piuttosto che sulla destra potesse far la differenza per sembrare un tipo alternativo. Crescendo risulta chiaro come certe dinamiche da teen-ager possano forse sortire minimi effetti sull’autostima adolescenziale ma come di sicuro non sortiscano alcun effetto sociale e per di più come risultino addirittura inappropriate sotto altri punti di vista.
INDICE
- Come preparare lo zaino da trekking
o Dedicare il giusto tempo alla preparazione dello zaino da trekking
o Essenzialità
o Come fare lo zaino da trekking e la distribuzione dei pesi
o La qualità dell’attrezzatura da trekking
o Cose immancabili in uno zaino da trekking
o Come scegliere lo zaino da trekking (coming soon)
- Lo zaino da trekking per gite di un giorno (coming soon)
- Lo zaino da trekking per avventure di più giorni (coming soon)
Ovviamente non siamo qui a fare delle disamine pedagogiche, ognuno di noi ha delle convinzioni adolescenziali che ancora oggi ci fanno sentire fichi e forse è questo che ci dà la gioia di vivere, tuttavia quando si parla di andare a fare camminate più o meno lunghe è bene tenere a mente alcune piccole e semplici regole per aiutarci nel cammino, ad esempio può sembrare banale ma mettere bene lo zaino sulla schiena è sicuramente il consiglio più semplice e utile da dare. Dar per ovvia questa affermazione così come pensare di non avere questo problema è un errore in cui non bisogna cadere, inavvertitamente tutti noi abbiamo delle disattenzioni al riguardo. Per quanto scontato avere uno zaino posizionato alla giusta altezza con i pesi ben distribuiti è essenziale, quindi prima di mettervi in cammino controllate che le cinghie siano tirate in modo da mettervi lo zaino aderente alla schiena con il peso equidistribuito su entrambe le spalle, che il carico non sia né troppo in alto (potrebbe sbilanciarvi) né troppo in basso (potrebbe affaticarvi) bensì che sia posizionato il più vicino al baricentro della vostra schiena, che la cinghia intorno alla vita sia stretta in maniera da alleggerire un pochino il peso sulle spalle così come la cinghia sul torace sia stretta al punto di non ridurre il rollio e sbilanciamento.
La distribuzione del peso non è solo dovuta al corretto tiraggio delle cinghie ma anche alla distribuzione dei pesi degli oggetti messi all’interno dello zaino, come detto in precedenza è importante posizionare il peso dello zaino quanto più vicino al proprio baricentro vicino alla parte bassa della schiena. Questo vuol dire che le cose più pesanti andranno messe quanto più possibile in fondo al centro dello zaino. Se ad esempio stiamo facendo un’escursione di un giorno dove il peso maggiore è l’acqua può risultare utile avere un’unica camel bag da 2lt messa lungo la schiena (molti zaini hanno una tasca apposita) piuttosto che due borracce messe ai lati. Certo è che in assenza di una camel bag è importante avere a portata di mano le borracce ma è comunque sempre utile ricordare il consiglio di base di accumulare il maggior peso vicino al baricentro del corpo per aumentare l’equilibrio e quindi avere maggior fluidità nella marcia.
Altro concetto che non va trascurato e che abbiamo accennato è il corretto posizionamento degli oggetti all’interno dello zaino. L’attrezzatura che portiamo nello zaino deve essere intelligentemente posizionata, andare alla ricerca di oggetti posti in fondo è fastidioso, fa perdere tempo e scombina lo zaino. Gli oggetti vanno messi in maniera che siano fruibili nel momento in cui ci serviranno, è quindi utile pensare alla tempistica di utilizzo delle cose che state portando. Certo non è possibile sapere perfettamente quando una cosa vi servirà e in che sequenza ma in linea generale è importante che l’acqua piuttosto che una mappa topografica siano a portata di mano mentre in viaggi lunghi un sacco a pelo si può riporre in fondo allo zaino consapevoli che verrà preso solo a fine giornata a tappa conclusa e con tutto il tempo per disfare lo zaino. Per risolvere questo problema oggi esistono diversi zaini pensati in modo da aiutare l’escursionista dotati di zip poste su tutta la lunghezza dello zaino che permettono di aprirlo da testa a fondo per poter prendere l’oggetto più sommerso senza muovere uno spillo nelle parti alte.
Abbiamo visto quindi che il tema di come fare lo zaino non è una cosa da sottovalutare. Posizionare bene lo zaino e distribuire al meglio i pesi ci allontana ahimè dalle convinzioni adolescenziali ma ci permette di far fronte in maniera adeguata ad un’escursione, ad un viaggio lungo con zaino in spalla o semplicemente alla scogliosi galoppante dettata dal meschino scorrere degli anni.