Lunghezza: 11Km
Dislivello Complessivo: 400mt, dislivello sola ferrata ca.110mt
Durata: 3h, ferrata 1h
Grado di Difficoltà: Ferrata Difficile
Data Ultima Modifica: Agosto 2015
Punto di Partenza e Arrivo: Rifugio Auronzo di Cadore (2.320mt)
Punto di massima elevazione altimetrica: vetta della Torre di Toblin (2.617mt)
Tipo di Percorso: Andata e ritorno con anello alla Torre di Toblin
Percorribile in senso inverso: sconsigliato
Gruppo Montuoso: Dolomiti di Sesto
Fonte/Autore: Fabio - Born To Trek
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Premessa: La Torre di Toblin è un luogo di particolare interesse sia da un punto di vista naturale che storico. Durante la Prima guerra mondiale la torre si posizionava nella zona di confine tra Italia e Impeto Austroungarico, le truppe austriache sulla cima posizionarono un mortaio per controllare l’area e tutt’intorno sono oggi ancora visibili e visitabili trincee e caverne di posizionamento delle truppe.
Oggi la Torre di Toblin rimane un posto particolarmente interessante per la bellezza delle ferrate che la percorrono e i panorami capace di regalare, su tutte una bella vista sulle Tre Cime di Lavaredo.
Sebbene spesso la ferrata venga considerata come unica in realtà l’itinerario completo comprende sue ferrate, quella di salita più ripida e tecnica denominata Ferrata delle Scalette e quella di discesa denominata Ferrata Hosp, praticamente sempre percorse in questo ordine sia per la diversa difficoltà, sia per l’eventuale problematicità che si potrebbe presentare se si incontrasse qualcuno nel senso opposto. Di fatto queste ferrate sono abbastanza frequentate, soprattutto in alta stagione e in caso di arrivo tardivo può capitare di fare la fila lungo la ferrata o ritrovarsi congestionati in vetta. Consigliato arrivare di buon mattino (magari dormendo in uno dei vicini rifugi) oppure evitare giornate particolarmente affollate.
La salita alla torre di Toblin viene spesso sottovalutata, classificata come facile su molte guide per la sua scarsa lunghezza. Sottovalutare la ferrata può essere un grave errore, lungo la salita si incontrano tratti del tutto verticali e molto esposti con una sequenza incessante di arrampicata, scalette e passaggi aerei che richiedono un buon allenamento e un minimo di tecnica di salita su roccia. Va evitata l’avventura senza un’adeguata preparazione fisica.
La Torre di Toblin si posiziona nel magnifico comprensorio delle Dolomiti di Sesto piene di meravigliose cime e pareti rocciose, tra tutte le simboliche Tre Cime di Lavaredo che si lasciano ammirare sia lungo l’avvicinamento che dalla vetta offrendo all'escursionista una vista unica e indimenticabile resa ancor più eccezionale al calare del sole quando la dolomia manifesta la sua bellezza tingendosi di magnifiche sfumature.
La bellezza e fama del luogo è causa del grande affollamento che in queste zone si produce in alta stagione quando la strada per il rifugio Auronzo viene spesso chiusa per esaurimento posti e i sentieri vengono invasi da escursionisti di ogni forma e provenienza. Consigliato approcciare di buon mattino.
Come arrivare: per le indicazioni stradali al punto di partenza clicca qui
Dal lago di Misurina sale la strada ripida tutta tornanti fino al Rifugio Auronzo. La strada è a pedaggio, prezzi al 2022 Auto 30 €; Motocicletta 20 €; Camper e veicoli oltre 2,10mt 45€, Bus fino a 30 persone 60€, Autobus da 30 persone 120 €. Ad esaurimento posti la strada viene chiusa e l’accesso è esclusivamente tramite pullman. Nel periodo estivo la chiusura della strada è quasi scontata ed è possibile accedere solo di primissimo mattino con il rischio di trovare lunghe file al casello di accesso stradale.
In alternativa è possibile e consigliato prendere il BUS navetta che parte dal Lago di Misurina proveniente da Cadore (bus 31/33, costo 4€) oppure dalla Val Pusteria da Dobbiaco (bus 444, costo 16€).
Descrizione Avvicinamento: Dal rifugio Auronzo si percorre la strada sterrata che in direzione antioraria aggira senza pendenze la cima piccola raggiungendo prima una chiesetta degli alpini e successivamente il rifugio Lavaredo . Dietro al rifugio si vede l'evidente sella che separa le cime dal monte Paterno, è la Forcella Lavaredo. Il sentiero più comodo prosegue dietro al rifugio costeggiando la costa meridionale del Monte Paterno, si supera il bivio con il sentiero 104 (per Pian de Cengia, Rifugio Comici, Rifugio Carducci) e si prosegue sul sentiero 101 fino a raggiungere la Forcella di Lavaredo (2.454mt) . In alternativa dal rifugio Lavaredo è presente un sentiero più breve ma leggermente più ripido e sassoso che passa sotto la cima piccola di Lavaredo giungendo alla sella. Dalla Forcella si comincia ad ammirare la bellezza dell'ambiente con le pareti nord delle cime a fare da padrone.
Dalla Forcella è visibile il rifugio Locatelli. Il sentiero 101 prosegue lungo la costa occidentale del Monte Paterno, si supera il bivio con la Ferrata Innerkofler / De Luca (visibile più in alto per brevi tratti tra le cenge del monte) e si prosegue in leggera discesa su comodo sentiero in direzione del rifugio Locatelli . Il sentiero prima in leggera discesa poi in piano giunge sotto al rifugio Locatelli dove è presente il bivio con il sentiero 105 (per chiudere l’anello intorno alle Tre Cime verso la malga Lange, per vedere il percorso clicca qui), ci si tiene a destra passando vicino una grotta, si risale una scalinata e si giunge al rifugio Locatelli Innerkofler (Drei Zinnen Hutte) dove si spalanca la vista sul versante opposto e i laghetti caratteristici .
Dietro al rifugio è presente il sentiero ben indicato che in direzione nord aggira sul versante orientale il Sasso si Sesto risalendo in leggera salita verso la slanciata Torre di Toblin ora ben visibile . Giunti al bivio si prosegue verso sinistra aggirando la torre in senso orario fino a giungere ad un avamposto militare austriaco della Prima guerra mondiale . Da qui il sentiero devia a destra portandosi sul versante settentrionale della torre sempre in ombra, si risale una cengia e seguendo frecce rosse e indicazioni si giunge all’attacco vero e proprio della ferrata, presenti in loco delle targhe in marmo.
Descrizione Ferrata: La ferrata parte subito decisa in verticale per un primo tratto di arrampicata di ca.10mt fino a raggiungere una cengia che si segue per un breve tratto a destra per poi risalire in diagonale su facili roccette fino a raggiungere uno spigolo nei pressi di un vecchio tronco in legno incastrato. Lo spigolo aereo ed esposto è attrezzato con due scalette che risalite conducono all’interno di un grande camino attrezzato con una serie di scale di cui una sospesa molto scenografica che porta dalla parete di destra alla parete sinistra. Superata la serie di scalette si risale verticalmente fino ad un punto delicato in cui è necessario risalire in arrampicata un camino per raggiungere delle scale poste sul lato sinistro, superate le scale si affronta un traverso roccioso sulla sinistra attrezzato con pioli per la progressione . Dopo il traverso si giunge ad un un ulteriore camino che con una serie di scalette si risale per poi portarsi sul versante sinistro dove bisogna far attenzione a rocce leggermente levigate. Superate le ultime scale attrezzate si giunge sulla vetta della Torre di Toblin (2.617mt) . Dalla vetta si gode di una magnifica vista!
Per la discesa si percorre la Ferrata Hosp che scende sul versante nordest della vetta, ci si porta dal lato opposto rispetto la croce in direzione dei laghetti fino a vedere evidente il cavo che parte proprio dalla vetta . La ferrata discende su facili roccette sempre attrezzate con cavo , sebbene la difficoltà sia più contenuta rispetto la via di salita la ferrata Hosp richiede sempre attenzione riscendendo rapidamente dalla torre anche con brevi salti verticali e leggermente esposti alle volte privi di appigli attrezzati con pioli per la digressione . Bello il panorama sui laghi sottostanti (Laghi dei Piani) . La ferrata conduce ad una vecchia costruzione della guerra con grotta incassata nella roccia , superata la costruzione la ferrata termina sul sentiero posto alla base occidentale della Torre di Toblin, seguendo il sentiero ci si ricongiunge al bivio di andata e da li al rifugio Locatelli e a ritroso fino al punto di partenza.