Lunghezza: 9Km
Dislivello Complessivo: 1.150mt
Durata: 6h
Grado di Difficoltà: F+ Facile
Data Ultima Modifica: Febbraio 2017
Punto di Partenza e Arrivo: Chalet Sirente, Km 12,5 della SP 11a (1.200mt)
Tipo di Percorso: Andata e Ritorno
Gruppo Montuoso: Velino-Sirente
Fonte/Autore: Fabio - Born To Trek
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Premessa: Il Sirente è una lunga e inclinata dorsale orientata da NO a SE che si sviluppa per 20 km circa e appare in parte distaccata dal gruppo del Velino, rimanendo più isolata verso est. In mezzo è presente l'altipiano delle Rocche che una volta si presentava come un lago d'alta quota racchiuso in una cerchia di magnifici monti che vi si specchiavano. La posizione centrale del Sirente rispetto l'Appennino lo rende un magnifico balcone panoramico su tutti i monti del centro Italia e in giornate di Tramontana o in condizioni di particolare chiarezza del cielo è possibile addirittura scorgere sia il Tirreno ad ovest che l’Adriatico ad est.
La caratteristica fondamentale del Sirente è la forte differenza che esiste fra i due versanti della montagna. Quello nord est è una lunga parete aspra e rocciosa, di aspetto dolomitico, alta circa 700 metri, che presenta lingue glaciali come il Canalone Majori e la Val Lupara. Il versante sud ovest è invece dolce sia verso la Conca del Fucino che verso l'altipiano delle Rocche. Questo lato una volta era coperto da foreste mentre ora risulta più brullo dopo secoli di sfruttamento pastorale dell’intera area. È difficile trovare in Appennino una montagna che presenta due lati opposti così diversi. La diversità è talmente evidente che l'escursionista proveniente dall’autostrada posta sul versante meridionale stenti a riconoscerlo una volta raggiunte le zone settentrionali.
La salita al Sirente per il Canalone Majori è la principale via di accesso invernale per la vetta caratterizzata da un notevole dislivello concentrato tutto nel canalone che risulta particolarmente ostico da salire in estate mentre si lascia piacevolmente percorrere quando ricoperto dalla neve, da inizio stagione invernale fino a primavera inoltrata grazie all’altitudine e all’esposizione nord. Il Majori non presenta particolari difficoltà alpinistiche; usato per lo più come via di accesso ai canali laterali e come via di discesa può comunque regalare belle emozioni per l’ambiente maestoso in cui si trova.
Il Canalone è soggetto a valanghe anche di grandi dimensioni, attenzione dunque alla consistenza della neve e al rischio valanghe del periodo. Consultare sempre il bollettino nivometeorologico Meteomont.
Come arrivare: per le indicazioni stradali al punto di partenza clicca qui
Due le possibilità. Dall''autostrada A25 si prende l'uscita Aielli, Cerchio. Una volta usciti si seguono le indicazioni per Collarmele, superato il paese si segue sulla SS5 fino a raggiungere Castel di Ieri prima e Castelvecchio Subequo. Prima di entrare nel cuore del paese si svolta a sinistra prendendo la SP11a che porta a Secinaro, una volta superato il paese si prosegue in direzione di Rocca di Mezzo. Al Km 12,5 della provinciale si giunge nei pressi di ruderi di un vecchio chalet, con area pic nic. Qui si può parcheggiare.
In alternativa è più semplice anche se leggermente più lungo raggiungere il punto di partenza dall'altopiano delle Rocche. Si prende l'uscita Celano e si supera il paese giungendo a Ovindoli, si prosegue per Rovere e successivamente, prima di Rocca di Mezzo, si svolta a destra per Secinaro per la SP11a e si parcheggia allo Chalet Sirente.
Descrizione: Dal lato opposto dello Chalet a pochissima distanza dalla strada c'è la Fonte All'acqua, unica fonte d'acqua per l'intero tragitto. Il sentiero di inizio del percorso è situato sul fianco destro dello Chalet per una visibile strada sterrata in direzione Sud che si addentra nel bosco. Dopo circa 2km si giunge ad un bivio al quale si deve svoltare a destra seguendo le indicazioni per Canalone Majori per nulla evidenti. Da questo punto si deve fare particolare attenzione alla segnaletica poco visibile che è composta da scritte “Maiori” o “M” su alcuni alberi e colori bianco-rosso (per la maggior parte sbiaditi) , con un buon orientamento e prendendo a riferimento il Canalone visibile dal bosco si punta decisamente verso ovest passando sul versante settentrionale del Colle Ialone. Il tracciato è particolarmente agevole fino all'imbocco del Canalone, proseguendo in salita si giunge all'uscita del tratto boschivo (circa 1.800mt) da dove si può ammirare la grandezza del Canalone Majori (indicato come “Valle Inserrata” sulle alcune vecchie cartine IGM) e la bellezza delle pareti Nord del Sirente.
Da qui comincia la salita per il Canalone, se il terreno è spoglio di neve l'ascesa avviene per ghiaioni a tratti sfiancanti , in caso di innevamento la salita rimane invece piacevole su pendenze contenute. Proseguendo lungo il tragitto ci si addentra nel cuore della valle in un ambiente dominato da grandi massi depositatisi al centro ed enormi pareti verticali ai lati . Questi sono indizi della pericolosità delle pareti sia in estiva che in invernale, mantenendosi al centro del canale si prosegue limitando il rischio di caduta massi.
Arrivati a metà del canale la valle si allarga e la pendenza iniziale diminuisce leggermente , siamo ora sotto i paretoni sommitali del Sirente ed è possibile intravedere la croce di vetta. Si prosegue la salita giungendo nella zona più alta del canalone dove si devia leggermente verso sinistra in direzione SSE (dal lato opposto della vetta) per cominciare la risalita verso la selletta Majori, questo tratto è breve ma molto ripido, meglio non sottovalutarlo. Dopo quest'ultimo sforzo si giunge alla sella Majori (2.325mt) .
Dalla sella si prosegue verso destra (ovest) sul filo di cresta, in inverno questo punto può risultare delicato per il passaggio su brevi tratti esposti. Superate le prime rocce si giunge sulla zona meridionale più morbida ed accogliente. Seguendo la cresta in direzione NO si giunge facilmente in poco tempo in cima al Sirente (2.348mt). La vista è magnifica; nei giorni particolarmente limpidi e privi di foschia è possibile scorgere in lontananza sia il Mare Tirreno che il Mare Adriatico, si può anche notare facilmente la grande e affascinante differenza che c'è tra i due versanti del monte .
Per la discesa è possibile seguire a ritroso l'itinerario di salita oppure, soprattutto in estiva, si può scendere per il sentiero che percorre la parallela Val Lupara più ad est rispetto il Majori (sentiero 15).