Lunghezza: 11,5km
Dislivello Complessivo: 1.150mt
Durata: 6h
Grado di Difficoltà: E
Data Ultima Modifica: Febbraio 2021
Punto di Partenza e Arrivo: Madonna delle Grotte (750mt ca.), Antrodoco
Tipo di Percorso: Andata e ritorno
Gruppo Montuoso: Monti Cicolani
Fonte/Autore: Fabio - Born To Trek
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Premessa: Il Monte Giano è un magnifico palcoscenico di panorami indimenticabili, sito nel cuore dell’Appennino ammalia l’escursionista con i suoi affacci sulle principali catene limitrofe che si lasciano ammirare in tutta la loro imponenza, su tutti il vicino Terminillo che mostra la sua maestosità per intero.
L’escursione proposta risale il versante meridionale percorribile anche in pieno periodo invernale grazie alla sua esposizione meridionale che lo rende spesso spoglio dalla neve fino alle zone sommitali. La zona è resa famosa dalla “pineta DUX” ideata con lo scopo di proteggere Antrodoco dalle frane provocate dalle piogge invernali, costruita nel 1939 fu omaggiata a Benito Mussolini, inutile dire quanto questa pineta abbia creato negli anni polemiche tra chi la considerava una traccia storica del paese e chi invece ne ha richiesto l’eliminazione. Oggi la pineta verte in uno stato di abbandono e non è più facilmente riconoscibile, soprattutto dopo un incendio del 2017 che ne ha cancellato quasi completamente la zona orientale (la X).
Altro elemento storico che campeggia sul monte Giano è la memoria dell’incidente aereo del 1994 in cui perse la vita il pilota Ten Fabio Campitelli, oggi è possibile trovare sull’anticima nord del monte Giano un pezzo dell’aereo con croce e targa in memoria.
La salita non è da sottovalutare, le pendenze costanti conducono in vetta con un’escursione altimetrica di oltre 1.100mt passando per zone inizialmente boschive a zone più brulle e panoramiche passando per l’altopiano posto sotto la pineta dove è presente il rifugio Cardellini e la Chiesetta degli Alpini. Il rifugio è oggi chiuso dopo la morte di uno dei fratelli Cardellini che ne aveva in mano la gestione e dopo alcuni comportamenti non civili di visitatori occasionali, oggi si può accedere al rifugio chiedendo in anticipo le chiavi al sig. Cardellini Sabato (338.7742677).
Come arrivare: Da Roma si prende la via Salaria (o direttamente da Roma oppure prendendo la A1 direzione Firenze e prendendo l’uscita Fiano Romano) in direzione di Rieti, al Km 70 si prende la galleria Colle Giardino e all’uscita si svolta a destra in direzione Ascoli Piceno. Siamo ancora sulla Salaria (SS4) e si prosegue sempre dritto per altri 22km fino ad arrivare ad Antrodoco. Si entra nel paese (attenzione agli autovelox) e sosteggiato il fiume Velino si giunge ad incrocio dove si svolta a destra seguendo le indicazioni per L’Aquila e Santuario Madonna delle Grotte, dopo 5km si giunge al Santuario dove è presente una strada laterale dove poter parcheggiare.
Per chi viene da Ascoli Piceno percorrendo la Salaria in direzione Roma, si supera il Lago di Scandarello tralasciando il bivio per Amatrice fino a raggiungere Antrodoco dove si giunge all’incrocio su citato al quale stavolta si svolta a sinistra fino a raggiungere Madonna delle Grotte.
Per chi viene da L’Aquila, nei pressi dell’uscita L’Aquila Ovest, si seguono le indicazioni per Rieti/Antrodoco lungo la SS17 che si segue per 27km fino a raggiungere in mezz’oretta il Santuario Madonna delle Grotte.
Descrizione: Il percorso comincia nei pressi del Santuario Madonna delle Grotte dove è presente una fontanella per rifornirsi di acqua alla partenza e dove rinfrescarsi all’arrivo. Sulla destra del Santuario è presente una strada asfaltata e all’inizio di questa la segnaletica che indica l’inizio del percorso 410 per il Monte Giano. Il sentiero subito ripido fa capire che la salita è decisa. Dopo pochi metri si supera facilmente una palizzata e si prosegue su strada sterrata. Dopo pochi minuti si raggiunge il bivio ben segnalato dal quale si lascia la strada asfaltata sulla destra per sentiero più stretto che passa vicino una casa di rocce e risale nel bosco. Raggiunga quota di 900mt ca. si incontra un secondo bivio ben segnalato dove si svolta nuovamente a destra per sentiero che prosegue la sua ascesa per boschi. Si guadagna rapidamente quota su sentiero sempre comodo ed evidente. A quota 1.225mt ca. si incrocia il sentiero 410a proveniente da Rapelle (segnaletica chiara). Si prosegue sul sentiero principale che a questo punto esce dal bosco in prossimità delle Macchie di Giano. Si supera la deviazione (segnalata) del sentiero 462 che devia verso il Colle Marzo e si giunge al Rifugio Cardellini e alla vicina Chiesetta degli Alpini. Dal rifugio si gode di una magnifica vista, alle nostre spalle è presente e ben visibile il monte Nuria mentre davanti a noi si comincia ad ammirare il Terminillo.
Il rifugio è oggi chiuso dopo la morte di uno dei fratelli Cardellini che ne aveva in mano la gestione e dopo alcuni comportamenti non civili di visitatori occasionali, oggi si può accedere al rifugio chiedendo in anticipo le chiavi al sig. Cardellini Sabato (338.7742677), in ogni caso è bene curare l’ambiente anche esterno il rifugio e portare i rifiuti a con se.
Dal rifugio Cardellini si prosegue su sentiero che da qui si fa meno evidente, sulla destra è presente la zona più bassa della “pineta DUX”, si prosegue fino a raggiungerne il fianco per risalire il sentiero che la costeggia. Il sentiero è intuitivo e segnato su massi. Facendo attenzione a non prendere per errore altri sentieri evidenti che incrociano il percorso si prosegue su sentiero principale che risale abbastanza ripido in direzione della visibile Croce di Monte Giano. Qui la traccia non segue puntualmente il sentiero a causa della neve che ha coperto la zona quando abbiamo percorso il sentiero. Salendo per zone brulle si giunge in cima a Croce di Monte Giano (1.780mt) con una magnifica vista su tutta la valle reatina e sulle vicine vette. Non siamo però ancora giunti sulla vera e propria cima che fino a questo momento è rimasta nascosta e che ora si lascia vedere al di là di un avvallamento. Si riscende qualche metro da Croce di Monte Giano e si risale sulla cima più alta, siamo in vetta al Monte Giano (1.820mt).
Dalla vetta di Monte Giano si prosegue lungo la cresta settentrionale in direzione della bastionata del Terminillo, dopo un breve saliscendi si giunge sull’anticima nord dove è presente una croce e un pezzo dell’aereo in ricordo dell’incidente del 1994.
Per la discesa si segue a ritroso il sentiero, volendo si può tagliare a mezzacosta la cima di Monte Giano e si prosegue in discesa ripida tutto il sentiero percorso all’andata fino alla Madonna delle Grotte.