Nea Kameni, Santorini Caldera

Lunghezza: 3km
Dislivello Complessivo: 120mt
Durata: 1h 30m
Grado di Difficoltà: T Turistico
Data Ultima Modifica: Agosto 2023
Punto di Partenza e Arrivo: Porticciolo di Nea Kameni
Punto di massima elevazione altimetrica: vetta di Nea Kameni (127mt)
Tipo di Percorso: Andata e ritorno con anello in vetta
Fonte/Autore: Fabio - Born To Trek

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Premessa: La storia dell’arcipelago di Santorini è nota in tutto il Mediterraneo dato che nel secondo millennio a.c. la grande eruzione di Thera (Santorini) devastò l’intero Mediterraneo creando ripercussioni in tutto il pianeta. L’eruzione fu 10.000 volte più potente dell’eruzione di Pompei ed Ercolano e 40.000 volte più potente della bomba atomica di Hiroshima, l’evento fu devastante per la civiltà Minoica che viveva nel mar Egeo all’epoca in particolar modo per gli abitanti dell’isola di Thera completamente annientati.

L’eruzione di Santorini è fortemente legata alla storia di Atlantide; Platone, probabilmente il più influente filosofo greco, nei suoi viaggi in Egitto raccolse storie di una civiltà evolutissima vissuta probabilmente nell’arcipelago delle isole Cicladi, una civiltà che risiedeva in un’isola formata da anelli di terra intervallati da anelli di mare al cui interno sgorgavano sorgive di acqua fredda e acqua calda e le cui case erano costruite di magnifiche rocce di colore rosso, nero e bianco. Di questi racconti Platone ne riportò menzione nei racconti di Crizia e Timeo dai quali nacque il mito di Atlantide. Molte sono le similitudini e coincidenze che legano l’ubicazione di Atlantide su Santorini; la formazione di un’isola di terra fatta di anelli concentrici intervallati dal mare potrebbe essere riconducibile a caldere vulcaniche concentriche formatesi nel tempo simili alla caldera del Kilimangiaro oggi composta proprio da anelli di caldere concentriche; la presenza di acque calde e fredde potrebbero essere ricondotte a sorgive di acqua dolce e di acque termali presenti sull’isola; le costruzioni delle case fatte con mattoni di diverso colore derivati da rocce oggi stesso presenti sull’isola, infine il mistero della scomparsa improvvisa di questo popolo che potrebbe essere legato alla grande eruzione vulcanica che distrusse completamente l’isola senza lasciare tracce della civiltà.

A dire il vero tracce della civiltà minoica sull’isola sono state trovare in tempi relativamente recenti, in particolar modo ad Akrotiri dove nel 1967 è stata scoperta un’antica città portuale risalente all’età del bronzo, particolarmente ricca ed evoluta per il tempo dove sono state trovate architetture mai viste prima come reti fognarie e gargolle di scolo, magnifiche anfore ricche di decori e forti case in muratura composte da mattoni di colore rosso, nero e bianco.

La caldera di Nea Kameni visibile oggi è riemersa con diverse eruzioni a partire dal 197 a.c. all’eruzione più recente del 1950. Ad oggi la caldera è attiva e monitorata attentamente. È possibile raggiungere il porticciolo posto ad est attraverso navi o caicchi più o meno turistici che partono da Athinios. Alcuni tour permettono di visitare anche delle sorgive solfuree subacquee della gemella caldera vulcanica di Palea Kameni, isola più piccola e molto vicina a Nea Kameni posta anch’essa al centro dell’arcipelago di Santorini.
Su Nea Kameni si possono vedere formazioni rocciose di basalto nero che derivano dalle eruzioni più antiche e formazioni rocciose di roccia rossa derivanti dalle eruzioni più recenti.
Il costo per entrare nel parco è di 5€ a persona, prezzo spesso escluso dal costo dei tour.

Descrizione: Dal porticciolo si inizia la salita su sentiero ciottolato ben sistemato, si superano i tornelli dell’ingresso del parco e si inizia a salire. Dopo aver superato il bivio per il porticciolo 1 e 2, si arriva comodamente al primo punto panoramico di Mikri Kameni con piazzola di sosta e struttura per l’ombra. Mikri Kameni è il cratere vulcanico più antico presente sull’isola di Nea Kameni e si denota dalla presenza di roccia molto scura, fino al 1925 questo cratere era separato dal resto dell’isola, successivamente con le eruzioni che sono avvenute tra 1925 e 1928 dal cratere Dafne, due lingue di lava più fresca (e più rossa) hanno aggirato il cratere Mikri Kameni su entrambi i lati conglomerandolo al resto dell’isola.

Dal primo punto di osservazione si risale su sentiero ora sterrato e più pendente fino ad arrivare al secondo cratere di Dafne, da qui la salita si inerpica leggermente risalendo 100mt di dislivello fino alle zone sommitali dell’isola. Siamo fortunati, una volta la caldera di Santorini era altra oltre i 3.000mt, oggi solo 127 quindi facilmente raggiungibile da chiunque. Arrivati alla sommità si svolta a sinistra per raggiungere la cima del Georgios luogo che ha generato la più recente eruzione del 1950 e dove sono presenti solfatare ben visibili e ben odorabili.
Dalla vetta del Giorgios si torna si può aggirare la grande caldera sommitale o tornare a ritroso per pochi metri fino al bivio svoltando a sinistra (ovest) per raggiungere la vetta di Nea Kameni (127mt slm).

Dalla vetta c’è una magnifica veduta sull’intero arcipelago di Santorini, dall’isola principale di Thera, all’a seconda isola più grande Thirasia alle isole minori di Palia Kameni e Aspronisi.
Per il ritorno si segue a ritroso il sentiero di andata facendo attenzione a tornare al molo giusto.