Lunghezza: 6,5km
Dislivello Complessivo: 550mt
Durata: 1h 30m
Grado di Difficoltà: E
Data Ultima Modifica: Gennaio 2017
Punto di Partenza e Arrivo: Pisoniano, Parcheggio sentiero Karol Wojtyla (560mt)
Tipo di Percorso: Andata e Ritorno
Gruppo Montuoso: Monti Prenestini
Fonte/Autore: Fabio - Born To Trek
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Premessa: Il percorso ricalca le orme dei sentieri calpestati moltissime volte dai papi a cominciare da Karol Wojtyla, di fatti Papa Giovanni Paolo II era solito fare passeggiate nelle zone poco frequentate dei monti Prenestini riscoprendo e dando importanza al magnifico Santuario della Mentorella posto sulla cima di rocciosi pilastri che dominano la valle del Giovenzano.
Il Santuario della Mentorella è uno dei più antichi santuari mariani d'Italia e d'Europa. Dalla storia ricchissima è punto di pellegrinaggio di molti fedeli che ogni giorno lo frequentano. Tra le particolarità degne di nota la Cappella di Sant'Eustachio costruita sulla roccia nel luogo in cui secondo la tradizione è apparso Gesù Cristo al santo, la Scala Santa costruita nel XVII secolo che conduce alla cappella di Sant'Eustachio e ad un campanile, con tre campane a corda, che reca l’iscrizione "non far da campanaro se il cuor tuo non batte da cristiano" e la Grotta di San Benedetto posta nella roccia sottostante la Cappella di Sant'Eustachio corredata da un ossario dei frati. In questa grotta naturale San Benedetto soggiornò per ben due anni.
Il sentiero non è particolarmente impegnativo sebbene percorra un sentiero boschivo abbastanza ripido. In aggiunta al raggiungimento del Santuario è possibile valutare di proseguire lungo la strada fino a raggiungere il monte Guadagnolo (+200mt di dislivello e 2km a/r) nei pressi dell’omonimo paese, dal quale si gode una magnifica vista sulle colline che puntano verso Roma.
Come arrivare: per le indicazioni stradali al punto di partenza clicca qui
Da nord lato A24 si può raggiungere il punto di partenza uscendo a Castel Madama (per chi viene da Roma) o Vicovaro Mandela (per chi viene da L’Aquila) seguendo le indicazioni per Ciciliano. Raggiunto il paese (senza entrarvi si prosegue lungo la SP33a in direzione di Pisoniano, strada che diviene SP50a. Prima di arrivare al paese, al km 47,5 si svolta a destra per la strada che conduce al parcheggio per il sentiero.
Da Sud lato A1 si prende l’uscita per Colleferro seguendo le indicazioni per Paliano. Prima di entrare nel paese si svolta a sinistra seguendo la SR155 e al paese di Gimignano si svolta a destra prendendo la SP33a che conduce prima a San Vito Romano poi a Pisoniano. Superato il paese si incrocia la Contrada Gammarari dove si svolta a sinistra e si segue fino a raggiungere il parcheggio per il sentiero.
Descrizione: Dal parcheggio sono presenti cartelli che indicano l’inizio del sentiero. Si seguono le indicazioni per il sentiero 502 Karol Wojtyla che si addentra nel bosco in salita. Il sentiero è ben segnato e anche manutenuto con alcuni tratti attrezzati con scalette di legno. Si segue il sentiero perennemente sottobosco e perennemente in salita che si addentra prima nel centro della valle per poi districarsi in tornanti meno incassati fino a sbucare sulla strada asfaltata proprio in prossimità del santuario che si trova sulla sinistra. A sinistra della chiesa si possono visitare la Grotta di San Benedetto, la Scala Santa e la cappella di Sant'Eustachio.
Per raggiungere Guadagnolo è possibile seguire la strada asfaltata oppure per sentierino che parte dalla chiesa tagliare un paio di tornanti e recuperare l’asfalto qualche metro più avanti. Giunti all’incrocio si svolta a sinistra per arrivare alla piazza sita all’ingresso del paese. Sulla destra passando sotto arco si può entrare nel cuore del paese e al belvedere del Monte Guadagnolo, dalla rotonda invece prendendo la strada in discesa sulla sinistra si può raggiungere un sentiero che porta alla falesia, importante sito di arrampicata del Lazio, dalla quale si possono godere meravigliosi panorami e tramonti su tutta la pianura romana con lo sguardo che nelle giornate limpide può raggiungere anche il mare.
Per il ritorno si segue a ritroso il sentiero d’andata.