Monte Gennaro da Prato Favale (Marcellina) e sentiero Radicaru

Monte Gennaro da Prato Favale (Marcellina) e sentiero Radicaru

Lunghezza: 10,5 km (+4km da Marcellina)
Dislivello Complessivo: 500mt (+400mt da Marcellina)
Durata: 5h (+2h da Marcellina)
Grado di Difficoltà: E escursionistico
Data Ultima Modifica: Aprile 2023
Punto di Partenza e Arrivo: Prato Favale (830mt) o Marcellina (360mt)
Punto di massima elevazione altimetrica: Monte Gennaro (1.271mt)
Tipo di Percorso: Anello
Percorribile in senso inverso: Si
Gruppo Montuoso: Monti Lucretili
Fonte/Autore: Fabio - Born To Trek

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PremessaNonostante non sia il monte più alto dei monti Lucretili il monte Gennaro è sicuramente la montagna più nota e frequentata del gruppo. La sua mole è ben visibile e riconoscibile da Roma e la sua vetta è raggiungibile da diversi percorsi punti, uno più bello dell’altro.

Il tracciato proposto prevede la salita da Prato Favale posto sopra l’abitato di Marcellina. Il sentiero di salita 302B / 303 sale in cima passando per il magnifico Pratone mentre per la discesa viene descritto un tracciato decisamente atipico e non frequentato denominato Sentiero Radicaru Luigi Roveda, sentiero che dovrebbe essere dedicato ad un membro del CAI di Tivoli, tuttavia, l’origine del sentiero non è nota a chi vi scrive.

L’anello non è particolarmente frequentato; per raggiungere la vetta viene solitamente preferita la salita da Palombara Sabina (più ripida ma più breve)m altra via di salita anche questa meno frequentata è il sentiero che proviene da San Polo de Cavalieri (più lunga ma con meno dislivello) per lo più in comune con il sentiero qui descritto. Salire da Prato Favale permette di esplorare il versante meridionale della montagna nelle zone selvagge della valle Cavalera che conduce al magnifico altipiano del Pratone posto alle pendici del Gennaro, sia il tracciato d’andata con segni bianco-rossi (percorso indicato come n°302-303-305) sia quello di ritorno con segni viola possono risultare faticosi per la presenza di punti dal fondo sassoso e dissestato, nel complesso non sono presenti particolari difficoltà tecniche ma è richiesto un ottimo orientamento per non perdere il sentiero giusto.

Il percorso può essere intrapreso direttamente da Marcellina oppure, risparmiando 400mt di dislivello su 2km, si può risalire in auto direttamente a Prato Favale dove proprio al termine della strada parte il sentiero 302B per la vetta. In questo articolo sarà descritta la salita da Marcellina e poi da Prato Favale così da fornire le indicazioni per entrambe i punti di partenza.
Il panorama dalla vetta è a 360 gradi. Evidentissimo il Monte Soratte, Roma nella sua interezza (visibili la cupola di San Pietro e le anse del Tevere nelle giornate più limpide) e, seguendo la linea della costa, i Castelli Romani, le tre isole Pontine più vicine (Ponza, Zannone e Palmarola) e il Monte Circeo, oltre al resto della catena dei Lucretili e alle montagne appenniniche ad est.

Come arrivare: per le indicazioni stradali al punto di partenza di Prato Favale clicca qui, oppure per il punto di partenza di Marcellina clicca qui
Da Roma si prende la S.S.5 Tiburtina in direzione di Tivoli. Prima di Tivoli si prende la S.S.636 verso Palombara Sabina, per poi girare a destra al bivio per Marcellina. Ci si ritrova poco dopo al centro del paese.

Per partire da Marcellina si raggiunge il punto più alto del paese nei pressi dell’incrocio di via Monte Gennaro, via Monte S. Gabriele e Strada della Crognale da dove parte il sentiero che si inerpica su per i monti tagliando la strada asfaltata che conduce a Prato Favale.

Se si vuole partire da Prato Favale si attraversa il paese seguendo la direzione per S.Polo dei Cavalieri. Appena usciti da Marcellina, immediatamente dopo aver oltrepassato un “Centro visita” del Parco dei Lucretili che si trova a destra lungo la strada, si svolta a sinistra in salita per una strada asfaltata indicata con un cartello di “strada senza uscita”. Si sale percorrendo alcuni tornanti fino a Prato Favale dove la strada termina. Qui si parcheggia.

Descrizione: Da Marcellina, percorrendo Strada della Crognale, si risale il versante occidentale della montagna raggiungendo e tagliando i tornanti della strada asfaltata che conduce a Prato Favale, all’ultimo tornante a quota ca. 772mt sotto il Monte Furmicaru si lascia la strada risalendo il Malepasso per sentiero 302 sconnesso fino a giungerne alla fine dove ci si ricongiunge con il sentoero 302B proveniente da Prato Favale, qui si svolta a sinistra (nord) per proseguire verso la vetta (vedi descrizione a seguire). Con questa soluzione si percorrono in più 2km, 400mt di dislivello in 1h30m ad andata e altrettanti al ritorno.

Da Prato Favale parte il sentiero proprio alla fine della strada asfaltata , contrassegnato con i segni bianco-rossi 302B . Il sentiero alterna tratti di bosco con tratti più aperti su fondo leggermente sassoso . Dopo mezzo km si giunge in zona con steccionate dove è presente il bivio con il sentiero 303SC proveniente da destra da San Polo de’ Cavalieri , qui si prosegue dritti e si giunge rapidamente alla fine del Malepasso (882mt) dove è presente a sinistra il bivio con il sentiero 302 che risale da Marcellina .
Dalla Fine di Malepasso si prosegue verso nord per sentiero 302/302B che passa sul versante orientale del Monte Andrea , passa vicino Prato Falicchio (da dove ritorna il sentiero Radicaru) per poi immergersi nel bosco in direzione nord nord est.

Si percorre la Valle Cavalera dove è presente sulla destra il Bivio Campitello che si supera proseguendo a sinistra per sentiero 303 in direzione della Chiesetta del Pratone (chiesetta di San Donato) che si raggiunge senza particolari difficoltà in poco più di 1h da Prato Favale (1.020mt, 2h 30m da Marcellina) .
Dalla chiesetta si vede la vetta del Monte Gennaro, per raggiungerla si attraversa il pratone proprio in direzione della vetta . Alle pendici della vetta oltre il pratone da attraversare si intravede un corridoio fatto con pietre che individua il sentiero di salita alla vetta, il sentiero 305 con segnali bianco-rossi . Il sentiero si immerge nel bosco , seguendo i segni si sale il sottobosco per raggiungere prima la località La Troscia (1.105mt, presente un presepe) per poi giungere su cresta scoperta in prossimità della vetta che si raggiunge immediatamente. Vetta del Monte Gennaro (1.271mt) .

Per la discesa si segue il sentiero Radicaru segnalato con bollini viola sulle rocce e in alcuni punti da omini di pietra. Dalla vetta si vede Marcellina a sud e mettendo lo sguardo in direzione del paese si vedono sulle rocce i bollini viola che individuano il sentiero . A quota 1.111mt si giunge ad un primo bivio dove a sinistra ci si ricongiunge con il sentiero 301 mentre per il sentiero Radicaru si prosegue a destra sempre parallelamente al sentiero 301 che viene incrociato a quota 1.058mt . si oltrepassa il crocevia proseguendo in direzione sud est seguendo i bolli viola e gli omini in pietra . Il sentiero diviene meno ripido e oltrepassa delle pietraie senza particolari difficoltà e dopo 500mt giunge a quota 1.040mt ad un nuovo incrocio con il sentiero 301A proveniente dal Pratone, si prosegue verso sud per tratti alternati di bosco e zone aperte . Il sentiero passa vicino al Monte Alucci per poi deviare verso est in direzione del Monte Andrea. Giunti alle pendici bisogna fare attenzione . Il sentiero del Radicaru vero e proprio proseguirebbe verso il Monte Andrea per poi percorrerne il versante meridionale ma il sentiero non è di facile percorrenza. Prima di salire sul Monte Andrea risulta invece più facile e intuibile proseguire ad est lungo il versante settentrionale del Monte Andrea percorrendo una valle che giunge prima a Prato Falicchio per poi ricongiungersi con il sentiero 302B seguendo il quale a ritroso si torna prima al Malepasso e Poi a Prato Favale o a Marcellina.