Lunghezza: 11,5km
Dislivello Complessivo: 900mt
Durata: 4h
Grado di Difficoltà: EE+ (con caschetto)
Data Ultima Modifica: Settembre 2021
Punto di Partenza e Arrivo: SS17bis area di parcheggio nei pressi Fonte di Assergi e l’ovile di Monte Paradiso (1.560mt)
Tipo di Percorso: Andata e ritorno
Gruppo Montuoso: Gran Sasso d'Italia
Fonte/Autore: Fabio - Born To Trek
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Premessa: La via Cieri è una magnifica via di salita alle impervie zone del monte Infornace. Inaugurata nell’agosto del 1986 la via è dedicata a Raffaele Cieri Pugliese, medico degli alpini, decorato con medaglia di bronzo al valore militare. Un alpino come Adelelmo Brancadoro, capitano e decorato con la medaglia d’argento al valor militare a cui è dedicato l'itinerario che corre a poca distanza verso il Prena.
La via risale le frastagliate e rocciose coste di Sferruccio poste a sud del Monte Prena e dell’Infornace considerato in passato come un’anticima ovest del Prena. In questo dedalo di rocce si delineano tre belle vie, le più orientali vie Brancadoro e dei Laghetti che salgono al Prena e la via Cieri che sale all’Infornace. Nonostante siano tutte e tre vie molto rocciose e ripide la via Cieri presenta difficoltà più contenute tanto da poter essere non considerata una via semi alpinistica bensì un trekking nel quale è consigliato l’uso del caschetto.
La bellezza delle vie di questo versante è allo stesso tempo un grande pericolo, di fatto le vie si snodano lungo una forra che, in caso di mal tempo, si riempie rapidamente d'acqua e fango che scende a valle. Un'idea della portata della forra può esser data dalla quantità di pietrisco scaricato su Campo Imperatore da questa zona (il ghiaione de La Canala). La via è dunque pericolosissima con il maltempo e si trasforma in pochi secondi da magnifica via a trappola mortale, è importante valutare bene le condizioni meteorologiche prima di affrontare la scalata.
Il monte Infornace, sebbene sia considerato una cima minore, è un over 2.000 di tutto rispetto e permette all’escursionista di immergersi in ambienti di alta montagna molto impervi e rocciosi ai quali è alternativamente possibile accedere solo attraverso percorsi più lunghi o più impervi. La vetta dell’Infornace è parte della lunga dorsale occidentale del Gran Sasso percorsa nella sua interessa da un magnifico itinerario quale il sentiero del Centenario, uno dei sentieri più belli ma anche più impervi dell’intero Appennino.
Dalla vetta dell’Infornace si possono valutare diverse vie di discesa; è possibile raggiungere la vetta del monte Prena attraverso un breve tratto attrezzato e zone rocciose per poi discenderne la via normale fino al Vado di Ferruccio e poi giù per la miniera di Bitume, oppure se si ha gamba e competenza percorrere parte del Sentiero del Centenario verso ovest valutando varie vie di discesa (ad es. la discesa dal Vado di Piaverano oltre le Torri di Casanova). Nella presente descrizione si propone l’alternativa più facile e rapida ovvero ripercorrere a ritroso la via Cieri, difatti la via può essere percorsa comodamente in entrambi i sensi, viene spesso usata come via di discesa dai sentieri alpinistici limitrofi, percorrerla sia in salita che in discesa è l’unico modo per accedere alla vetta senza avere con se attrezzatura alpinistica.
Sebbene sia una via senza passaggi di roccia difficili rimane comunque una via parzialmente impegnativa consigliata a persone con esperienza pregressa di trekking con buon allenamento e confidenza con gli ambienti rocciosi, inoltre va ricordata l’importanza di affrontare il percorso solo con condizioni meteorologiche ottimali.
Come arrivare: per le indicazioni stradali al punto di partenza clicca qui
D’inverno fino a primavera inoltrata (metà aprile) la strada da Assergi è chiusa. È quindi preferibile salire dalla più tortuosa strada per Santo Stefano di Sessanio fino allo sbarramento di Campo Imperatore. Sempre meglio informarsi sull’apertura delle strade prima della partenza.
Dalla A24 si prende l’uscita per L’Aquila Est seguendo le indicazioni per Sulmona fino a prendere la SS17 che si segue fino al paese di Barisciano dove si svolta seguendo le indicazioni per Santo Stefano di Sessanio. Da Santo Stefano si sale verso Campo Imperatore fino al lago di Racollo con omonimo rifugio e successivamente al bivio di Campo Imperatore con la SS17bis dove si svolta a destra e dopo 1,5km sulla sinistra è presente un area di parcheggio delimitata da massi da dove parte una sterrata che conduce ad un ovile posto sotto il monte Paradiso.
In alternativa sempre dalla A24 si prende l'uscita per Assergi per poi seguire le indicazioni per Fonte Cerreto prima e Campo Imperatore poi (SS17bis), una volta giunti alla piana si supera il bivio per l'albergo di Campo Imperatore e si prosegue dritti fino al bivio su citato e all’area parcheggio.
Come punto di partenza alternativo (sconsigliato) si potrebbe anche parcheggiare alla Miniera di Bitume nei pressi dell’ex Bivacco Lubrano, dal bivio si prosegue vs Farindola/Castel del Monte, dopo circa 7 km (poco prima del Ristoro Mucciante) sulla sinistra si dirama una strada sterrata che porta in direzione delle montagne, la strada, in un primo breve tratto tranquilla, diventa un po' più dissestata. Si supera un bivio svoltando a sinistra andando verso la visibile miniera di Bitume, prima di questa sulla sinistra, in prossimità di un tornante, si parcheggia la macchina.
ATTENZIONE! La strada che porta alla miniera di bitume è aperta ma può esser preclusa al traffico dei veicoli per la salvaguardia della vipera dell'ursini, particolarmente preziosa e rara. Al riguardo meglio prendere precise informazioni contattando l'ente che gestisce il parco (http://www.gransassolagapark.it/).
Parcheggiare alla miniera è sconsigliato, sia per il possibile divieto sia perché il tempo risparmiato di cammino viene in parte impiegato per raggiungere il luogo e per raggiungere l’attacco della Cieri attraverso il superamento della Sella Fornaca o la circumnavigazione del monte Veticoso.
Descrizione: Dall’area di parcheggio si prosegue lungo la strada sterrata evidente che percorre con bei panorami la Piana di Campo Imperatore raggiungendo la Fonte S.Lorenzo (secca) per poi aggirare il monte Paradiso costeggiando il lato destro (sinistra orografica) della pietraia de La Canala che si segue fino a giungere sotto le pareti dell’Infornace e del Prena dove si entra nel letto sabbioso de La Canala addentrandosi nel vallone . Si segue quest'ultimo fino ad una casetta idrica con due alberelli , oltre questa è presente un’altra costruzione vicino alla quale è presente un muro di contenimento alla cui destra è indicato l'inizio della via Cieri (1.800mt) .
La via Cieri ben segnata è abbastanza intuitiva e risale l’avvallamento che scende dritto dal monte Infornace. Il primo tratto della via è incassato e molto bello sovrastato da bei torrioni rocciosi . Si sale dritti abbastanza rapidamente per 300mt alternando bei salti rocciosi mai difficili a sentiero su prato. Man mano che si sale il panorama si allarga sulla retrostante pietraia de La Canala e su Campo Imperatore . Giunti a quota di ca.2.190mt si giunge sotto la zona rocciosa che si aggira sulla destra fino a giungere ad una bella sella panoramica (2.270mt) dalla quale si riprende la salita su zone ormai sempre più aperte e aeree . Dopo ca.180mt di salita si giunge sulle creste sommitali dell’Infornace e in poco tempo se ne raggiunge la cima (2.426mt) .
Per la discesa si percorre a ritroso il sentiero d’andata.