Lunghezza: 8,5km
Dislivello Complessivo: 790mt
Durata: 3h30m / h
Grado di Difficoltà: E per Escursionisti
Data Ultima Modifica: Giugno 2022
Punto di Partenza e Arrivo: Sella di Cima Alta – Valico del Laghetto (1.650mt)
Punto di massima elevazione altimetrica: Rifugio Franchetti (2.433mt)
Tipo di Percorso: Andata e ritorno
Gruppo Montuoso: Gran Sasso d’Italia
Fonte/Autore: Fabio - Born To Trek
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Premessa: Il rifugio Franchetti è il rifugio più emblematico e ambito di tutti gli Appennini. Posto su uno sperone roccioso in una posizione strategica permette di avere un rapido accesso alle zone più alte del centro Italia nella zona del Corno Grande e allo stesso tempo di godere di vedute mozzafiato sulle vicine zone rocciose (su tutte Corno Piccolo e paretone nord est della cima orientale del Corno Grande) e su tutta la profonda valle che scende a nord verso la valle teramana con vista fino al mare Adriatico.
Il rifugio è piccolo ma meraviglioso e gestito ottimamente nei periodi estivi, è possibile sia mangiare sia pernottare previa anticipata prenotazione. All’interno si può vivere davvero l’aria di una magnifica baita di montagna impregnata di storia e avventura. Nel periodo invernale invece il rifugio è accessibile solo su richiesta con prenotazione.
La salita al rifugio Franchetti non è una passeggiatina adatta ai divanari che la domenica vogliono cimentarsi in una gita fuori porta. Il percorso che parte dalla strada nei pressi della sella di Cima Alta (Valico del Laghetto) lungo l’Arapietra prevede un primo tratto abbastanza comodo e panoramico con tratti ripidi fino alla stazione sommitale della funivia dei Prati di Tivo che spesso è ferma (quindi non farci affidamento, eventualmente informarsi prima della partenza). Dalla funivia il sentiero entra nel Vallone delle Cornacchie mantenendo una pendenza costante e superando diverse zone rocciose scoscese tra cui il Passo delle Scalette, passaggio obbligato di 20mt attrezzato con fune metallica e paratie di allargamento del sentiero in cui è necessario un minimo sforzo fisico e confidenza con gli ambienti di montagna.
Se si affronta il percorso nei week end estivi si deve mettere in conto di incontrare molte persone lungo il sentiero di salita al Franchetti di cui probabilmente alcuni non adeguatamente attrezzati (i divanari di cui sopra), ci sono tuttavia diversi punti larghi in cui sostare per far passare le persone in sicurezza.
La fatica viene ripagata dalla vista eccezionale che si gode dal rifugio oltre che dall’atmosfera magica che aleggia in questo luogo.
Come arrivare: per le indicazioni stradali al punto di partenza clicca qui
Dalla A25 venendo da Teramo si prende l'uscita San Gabriele Colledara e si seguono le indicazioni per Montorio al Vomàno (SP491). Raggiunto e superato il paese si prosegue lungo la SS80 in direzione L'Aquila, ci si addentra nella rocciosa Valle del fiume Vomano dove sulla sinistra è presente il bivio per Pietracamela. Si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per i Prati di Tivo che si raggiungono superando il paese montano di Pietracamela. Ai Prati di Tivo (dove sono presenti bar e fontanella) si svolta a sinistra e si prosegue per strada boschiva che supera una zona barbeque fino a giungere in un pianoro più aperto dove finisce la strada, siamo a Sella di Cima Alta (Valico del Laghetto) da dove parte il sentiero per l’Arapietra.
In alternativa dalla A25 venendo dal Lazio si esce a L’aquila Ovest, dopo il casello alla rotonda si seguono le indicazioni blu per Teramo (seconda uscita) incrociando la SS Statale 80 che si segue verso Sinistra, si esce da L’Aquila seguendo sempre le indicazioni per Teramo, si supera Arischia e la strada comincia a salire molto bella tutte curve fino al Valico delle Capannelle, si prosegue superando il bivio per Campotosto/Amatrice, si supera il lago della Provvidenza addentrandosi nella Valle del fiume Vomano dove sulla destra è presente il bivio per Pietracamela. Da qui si segue fino ai Prati di Tivo/Arapietra come descrizione sopra.
Descrizione: Da Sella di Cima Alta (Valico del Laghetto) si risale verso l’Arapietra lungo l’evidente sentiero a destra rispetto la strada percorsa, sentiero che risale per colline e prati in direzione del paretone. Dopo ca. 10m a quota 1.745mt si arriva al crocevia dei sentieri che risalgono da Prati di Tivo, si prosegue in salita in direzione della lunga dorsale che prosegue verso le cime alte fino a raggiungere prima uno scenografico casolare abbandonato (l’Albergo Diruto) e successivamente la stazione di arrivo della funivia che proviene dai Prati di Tivo (2.030mt, 40m da Sella di Cima Alta). Dalla stazione è presente una vista molto bella con il paretone del Corno Grande che scende profondo nella valle teramana a sinistra e il roccioso Corno Piccolo sulla destra che nasconde l’Intermesoli e le altre vette del Gran Sasso.
Raggiunta la funivia e la vicina località della Madonnina si prosegue lungo il sentiero 3 con segnavia bianco-rosso che punta dritto verso la cresta NE del Corno Piccolo fino ad un bivio posto a quota 2.075mt che divide il sentiero che conduce a destra alla ferrata Ventricini e alle vie di arrampicata del Corno Piccolo dal sentiero di salita a destra che conduce al Rifugio Franchetti e al Vallone delle Cornacchie. Si svolta a sinistra per sentiero battuto e dopo una traversata a mezzacosta si comincia a salire su zone più rocciose. A metà della salita rispetto al rifugio si incontra un passaggio roccioso da non sottovalutare, il c.d. Passo delle Scalette attrezzato con passerelle e una fune d’acciaio per la progressione. Superato il passo si entra nella parte alta del Vallone e per sentiero segnato e battuto si arriva al Rifugio Franchetti (2.433mt, 1h dalla Madonnina, ca. 1h40m da Sella di Cima Alta).
Per il ritorno si segue a ritroso il sentiero d’andata, prima il Passo delle Scalette, poi la Madonnina e la funivia (50m dal Franchetti) ed infine Albergo Diruto, Arapietra e Sella di Cima Alta (35/40m dalla Madonnina).