Lunghezza: 10km
Dislivello Complessivo: 930mt
Durata: 5h
Grado di Difficoltà: EE per Escursionisti Esperti
Data Ultima Modifica: Dicembre 2019
Punto di Partenza e Arrivo: Arni (916mt)
Punto di massima elevazione altimetrica: Monte Fiocca (1.714mt)
Tipo di Percorso: Anello
Percorribile in senso inverso: si ma con maggiori difficoltà nell’eventuale discesa dalla vetta del Monte Fiocca
Gruppo Montuoso: Alpi Apuane
Fonte/Autore: Lorenzo Verdiani
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Premessa: la cresta Nord–Ovest del Monte Fiocca permette di godere di un ambiente molto bello che risale dal Passo Sella fin sulla panoramica cima. Il sentiero è preferibile percorrerlo dal Passo verso la cima mentre se percorso in senso opposto la parte della cresta più vicina alla cima del Fiocca, già di per se abbastanza impegnativa fatta in salita, se percorsa in discesa è più delicata e pericolosa. Per questo motivo si consiglia di percorrere l’anello in senso orario.
Il percorso è classificabile come escursionismo di media difficoltà se si è allenati sufficientemente e se si ha una certa esperienza di terreno apuano ma non va sottovalutato, soprattutto nella parte finale della cresta Nord – Ovest che precede l’arrivo in vetta al Fiocca dove occorre arrampicare su terreno esposto sebbene l’arrampicata sia in se semplice.
Non è assolutamente un percorso di cresta classificabile come “alpinismo” perché non occorrono attrezzature di nessun tipo per procedere ma solo saper un minimo arrampicare.
Effettuare l’anello del Fiocca percorrendo la valle che sa Arni risale al Passo Sella può risultare noioso nel primo tratto e breve nel suo complesso. Nell’anello viene proposto di salire il versante occidentale della valle lungo lo Schienale dell’Asino che permette di salire anche sul vicino Monte Macina compiendo un anello che concatena due vette e permette di aggiungerne addirittura una terza. A tal proposito scendendo dal Monte Fiocca fin sull’omonima sella posta ad est è possibile risalire rapidamente sul Monte Sumbra con magnifico affaccio sulle Panie; tuttavia, la salita del Sumbra richiede la percorrenza della Ferrata Malfatti e quindi l’utilizzo dell’apposita attrezzatura per vie ferrate.
Come arrivare: per le indicazioni stradali al punto di partenza clicca qui
Descrizione: Si parte da Arni e dal parcheggio attraversiamo la strada seguendo le indicazioni per il rifugio Puliti e i sentieri 31 e 31A . Seguendole, imbocchiamo delle scale in cemento e proseguiamo dapprima in mezzo ad un caseggiato e successivamente su un sentierino per raggiungere il rifugio Puliti (oggi chiuso) .
Lo oltrepassiamo seguendo il 31 e immediatamente, dopo averlo superato, si svolta a destra, proseguendo in piano fino a incontrare dopo poco, alla base di un canalone, il cartello che indica il recente sentiero 155 dedicato al Professore di sociologia Luca Savoja e grande amante della montagna morto durante una scalata sul Monte Rosa il 14 Agosto 2016.
Svoltando a sinistra iniziamo a risalire faticosamente il canalone, mantenendoci dentro al bosco e incontrando di tanto in tanto dei passaggi rocciosi. A 45 minuti dalla partenza il bosco si dirada temporaneamente, mostrandoci in primo piano la cresta che raggiungeremo tra poco e di sfondo un panorama che in condizioni di sereno spazia su Altissimo, Corchia, Freddone e in lontananza sulle Panie. Per un poco il sentiero spiana mantenendosi sotto cresta poi si aggira un risalto roccioso si scende per un tratto e si risale sempre nel bosco.
Ad 1h ca. dal punto di partenza siamo sulla cresta che dallo Schienale dell'Asino che andrà seguito in direzione del Macina. Seguiamo il sentiero senza difficoltà e in una decina di minuti arriviamo a incrociare il sentiero 150, proveniente dal Passo del Vestito.
Il sentiero 150 prosegue per un buon tratto mantenendosi in cresta con un'ottima vista sulla piramide del Macina proprio di fronte a noi. Immediatamente superiamo un risalto roccioso e successivamente si supera una parte di cresta facile e ricca di appigli ma con un paio di tratti esposti specie a sinistra sulla profonda valle di Renara.
Superato questo tratto finiscono le difficoltà e ci ritrova sul pari fino a incontrare un traliccio di cava. Seguendo i segni CAI si attraversano delle placche inclinate dopo di che il crinale si impenna fino a congiungersi alla ripida cresta Sud del Macina.
I segni ci portano dunque a piegare verso destra, compiendo un traverso per poi scavalcare la cresta est del monte scendendo un po' e rimontando immediatamente. Ci troviamo a un bivio: davanti a noi proseguono le tracce rosse (sbiadite) del 150 mentre sulla sinistra iniziano quelle blu (ben visibili) per la vetta del Macina. Volendo si può effettuare una deviazione fin sulla cima del Macina (1.567mt, 30m dal punto di deviazione) da cui poi conviene riscendere lungo la cresta nord fino a Sella Macina per poi riscendere lungo la strada sterrata marmifera che da Arni porta alla cava Ronchieri.
Se non si sale sul Macina si prosegue sul sentiero 150 caratterizzato da un tratto piuttosto lungo che va percorso a mezzacosta il quale inizia a piegare verso destra dopo di che si mantiene sempre a mezzacosta su pendio ripido ricoperto da paleo. Dopo pochi minuti, incontriamo un ravaneto costituito da massi piuttosto grossi e in altri 10m raggiungiamo e attraversiamo la marmifera che da Arni porta a cava Ronchieri (Monte Sella).
In breve, siamo sui prati di Passo Sella, ampio valico di origine glaciale.
Per un breve tratto si segue il sentiero 144, diretto a Passo Fiocca ma appena vediamo le prime piccole gobbe erbose sulla nostra destra (l’inizio vero e proprio della cresta Nord – Ovest del Fiocca) si lascia il sentiero e si devia iniziando a seguire il filo di cresta .
Percorrendo la cresta il panorama è molto bello sul metà boscoso e metà prativo monte Croce (da non confondersi con l'omonimo nelle Apuane meridionali), sul Sumbra e sulla vetta del Fiocca stesso.
Il grosso del percorso si articola su superficie erbosa, su cui peraltro sono ben visibili delle comode tracce , non mancano però alcuni tratti paleo misto roccia . Sono tratti rocciosi però facili: il più semplice lo incontriamo quasi subito che si supera senza l'utilizzo delle mani per cui non si supera mai il 1° grado di difficoltà.
Un po’ più impegnativi sono invece un paio di risalti consecutivi rocciosi (roccia scistosa) che troviamo quando siamo ormai in prossimità della vetta, specialmente il secondo. Il primo si supera arrampicando con facilità rimanendo al suo centro, una volta risalito lo si scende con attenzione per pochi metri fino a ritrovarsi su una selletta stretta. Si supera una parte lunga circa tre metri facile ma stretta ed esposta su entrambi i lati dopo di che ci si ritrova alla base del secondo risalto da superare.
Il secondo risalto, sempre roccioso, è quasi verticale, alto circa 6 metri e particolarmente esposto alle nostre spalle, tuttavia, l’arrampicata di per se non è difficile. Bisogna superare (preferibilmente da destra) una roccia alta circa 2 metri con un arrampicatella di quasi 2° grado di difficoltà mentre il grado di difficoltà della restante parte del risalto è un di 1 grado +. Non si supera il 2° grado perchè gli appigli gli appigli e gli appoggi non mancano ma occorre però fare molta attenzione, non è permesso scivolare per cui è bene saggiare con attenzione le rocce prima di farci peso perché tengono ma non tutte sono stabili.
La discesa del secondo risalto è breve e senza difficoltà e porta ad intercettare una traccia di sentiero che seguendola, anche se non c’è una vera via obbligata, porta sulla cima del Fiocca in poco tempo (1.714mt) . Se il cielo è terso la vista è principalmente sul vicinissimo Sumbra dietro il quale sono presenti il gruppo delle Panie .
Si scende dalla cresta est e successivamente mantenendosi sulla sinistra di questa si recupera il sentiero 144. Il primo tratto di discesa è erboso poi si incontrano delle placche marmoree, primo indizio della vicinanza di Passo Fiocca. E infatti in breve si raggiunge il passo caratterizzato da lastroni bianchissimi, un paesaggio lunare da cui il panorama è magnifico sul versante Ovest del Sumbra .
Dal Passo Fiocca è possibile valutare una deviazione con un facile tratto attrezzato (ferrata Malfatti) per salire sul Monte Sumbra (1.765mt).
Per chiudere l’anello verso Arni, sa Passo Fiocca si scendendo le placche marmoree, dopo di ché si inizia a piegare verso destra. Alla nostra sinistra possiamo osservare il fosso dell'Anguillaia , noto per formare nella sua parte bassa le tipiche Marmitte dei Giganti. Il sentiero procede ora a mezzacosta su paleo fino a giungere all'ingresso del bosco del Fatonero, bellissimo bosco specie in Autunno .
Appena fuori dal bosco, incontriamo due brevissimi tratti attrezzati, il primo in discesa e il secondo in salita. Superato quest'ultimo (siamo al Malpasso), il sentiero svolta decisamente a destra. Si scende, dapprima su sterrato e successivamente su solide rocce, arrivando in 20 minuti a imboccare una delle creste rocciose che partono dal Fiocca. Seguendo questo crinale e successivamente scendendo alla sua destra si procede su rocce.
A questo punto inizia la vegetazione e il sentiero si articola prevalentemente su terra, incontrando spesso dei grossi balzi. Altri 15 minuti e superate delle scale in cemento in corrispondenza di una casa siamo sulla strada. La seguiamo per qualche minuto e dopo circa 5 ore dall'inizio del percorso si ritorna al parcheggio da dove siamo partiti.