Lunghezza: 11km
Dislivello Complessivo: 680mt
Durata: 5h 30m
Grado di Difficoltà: E
Data Ultima Modifica: Aprile 2011
Punto di Partenza e Arrivo: Monteflavio (810mt)
Tipo di Percorso: Anello
Fonte/Autore: Fabio - Born To Trek
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Premessa: Il Monte Pellecchia è la vetta più alta del gruppo dei Monti Lucretili e per questo motivo offre paesaggi mozzafiato sull'intero gruppo e su tutti i principali gruppi montuosi dell'appenino centrale. Il percorso è particolarmente interessante grazie alla varietà dei paesaggi; si passa da fitti boschi costeggianti magnifici valloni a creste spoglie e panoramiche. Altra curiosità viene a crearsi per la carcassa di un aereo precipitato nella zona nel 1960 in cui morirono tutti e 4 i membri dell'equipaggio. Ad oggi sono presenti nel luogo dell'incidente un pezzo della coda e il motore mentre sulla vetta del monte Pellecchia è stato cementato un pezzo dell'elica in ricordo della sciagura.
Come arrivare: Da Roma si percorre la via Nomentana, proseguendo poi sulla via Palombarese. Prima di arrivare a Palombara Sabina si devia a sinistra seguendo le indicazioni per Stazzano-Moricone. Al paese di Moricone si svolta a destra seguendo le indicazioni per Monteflavio. Una volta giunti dentro al paese, si gira a destra imboccando via di Monte Pellecchia. Dove la strada asfaltata finisce è possibile parcheggiare.
Descrizione: Dal punto in cui si è parcheggiata l'auto è possibile scorgere facilmente i segnali rossi-bianchi-rossi del percorso da seguire (sentiero 312). Si segue la strada bianca costeggiata inizialmente da steccati tralasciando, dopo pochi metri, un sentiero che si stacca sulla sinistra con segnali bianco-rossi, questo è il sentiero che si ricongiunge immediatamente alla Serra di Ricci superando a nord il colle della Caparnassa. Si prosegue dunque dritti fino ad uno slargo dove la strada sterrata diviene sentiero che supera diversi fossati prima di addentrarsi nel Fosso di Cerreto. In questa parte dell’itinerario si costeggiano in più punti alcuni canaloni sulla destra; dal lato opposto della valle in parallelo corre una strada sterrata che non verrà incrociata fino ad un incrocio di sentieri dove si prosegue dritti per diversi metri fino ad arrivare, dopo che la salita si è fatta un po’ più ripida, all’indicazione di svolta a sinistra per il sentiero 312B (1016 mt). Si prosegue quindi per il sentiero 312B che corre in parte fuori dal bosco fino a ricongiungersi, in località Sella Valle S. Rico, con la strada bianca proveniente dalla Serra di Ricci. Un cartello indica, nella direzione opposta a quella per il Monte Pellecchia, la scritta per Monteflavio in riferimento al sentiero tralasciato ad inizio escursione. Da render noto che poco prima di incrociare la strada bianca, in prossimità di un tornante nel sentiero 312B, è possibile imbattersi nei resti dell'aereo precipitato nel 1960. Parte della coda è situata a monte del sentiero in un canalone, spesso ben visibile, altre volte ricoperto di rovi. A valle, sempre nello stesso canalone è presente anche il motore del velivolo.
A Sella Valle S. Rico si svolta a destra in direzione del Monte Pellecchia e si segue tutta la strada per poi svoltare nuovamente a destra per un sentiero con segnali bianco-rossi poco prima della Casa del Pastore (1000 s.l.m.). A questo punto bisogna far attenzione a seguire i segnali che indicano il sentiero giusto che si addentra nel bosco fino a raggiungere la cresta che apre la vista a magnifici panorami. Seguendo la cresta in direzione sud si scorge la vetta del Monte Pellecchia (1368 mt).
Dopo aver ammirato lo stupendo panorama verso l'intero appennino centrale, si riprende il sentiero proseguendo in cresta giungendo, dopo pochi minuti ed un paio di sali scendi alla fine della cresta, in corrispondenza del Pizzo Pellecchia (1327 mt). Dal Pizzo Pellecchia si ridiscende in direzione sud seguendo i segnali rossi-bianchi che scendono alla strada bianca (sentiero 312A), visibile anche dalla vetta, costeggiando per tutta la discesa una staccionata di filo spinato rispetto la quale ci si deve sempre tenere a sinistra. Dopo una ripida discesa per tratti boscosi e altri più aperti si giunge alla strada bianca dove, immediatamente sulla destra diparte il sentiero con segnavia rosso-bianco che dapprima oltrepassa la staccionata, successivamente si addentra nel bosco immergendosi nuovamente nel Fosso di Cerreto fino a raggiungere il bivio incontrato all'andata. Da questo punto in poi si ripercorre il percorso dell'andata a ritroso.