Lunghezza: 7km
Dislivello Complessivo: 700mt
Durata: 5h
Grado di Difficoltà: E - escursionistico
Data Ultima Modifica: Maggio 2021
Punto di Partenza e Arrivo: San Cassiano di Cantrone - località Chiesa (550mt)
Tipo di Percorso: Anello
Gruppo Montuoso: Appennino Tosco-Emiliano
Fonte/Autore: Lorenzo Verdiani
Premessa: itinerario che raggiunge la cima di Prato Fiorito percorrendo un bellissimo anello sul sentiero dell'Alta Via dei Pastori. Questo sentiero, recentemente risistemato e pulito da Aldo Lanini e altri membri del Gruppo Trekking Pegaso, ripercorre uno dei tanti sentieri che nell'antichità servivano ai pastori per raggiungere i pascoli, i castagneti e i boschi situati sulla montagna, sentieri che con l'abbandono dell'allevamento e agricoltura sono stati pian piano trascurati e dimenticati.
Il sentiero proposto è uno dei più belli per salire su Prato Fiorito, la cima è comodamente raggiungibile anche dalla vicina Foce a Lago alla quale ci si arriva senza problemi in auto cosa che ha contribuito non poco al definitivo degrado delle vie di salita alternative.
E' un anello molto panoramico che non presenta difficoltà anche se occorre essere sufficientemente allenati.
Come arrivare: per le indicazioni stradali al punto di partenza clicca quì
Descrizione: https://it.wikiloc.com/wikiloc/view.do?id=72682107
Si parte dal parcheggio dell'abitato di San Cassiano in Controne (sopra Bagni di Lucca); dalla piccola chiesetta in pietra si prende il sentiero che in breve raggiunge il piccolo abitato di Cappella e seguendo i segni del CAI si attraversa per poi entrare in una piacevole area boschiva.
Il sentiero sale costantemente ma non è mai troppo ripido e traversa a mezza costa prima il versante meridionale del Prato Fiorito (prevalentemente boscoso) e poi quello orientale che è molto bello perchè caratterizzato da vegetazione bassa (soprattutto eriche) e parti rocciose. L'assenza di alberi di questo versante regala ottime vedute sui vari monti e sul sottostante Torrente Lima.
Si arriva a Pian di Luco (947 metri) un largo pianoro dove è presente un laghetto antincendio e una cappella situato alla base della cresta sommitale del Prato Fiorito.
Da Pian di Luco si segue il sentiero a sinistra e si risale il crinale est dapprima attraversando un bellissimo bosco di carpini e che successivamente diventa sempre più aperto in ambiente caratterizzato da erba, molti fiori e roccette.
Raggiunta la cresta sommitale, ampia, erbosa e molto panoramica se ne segue il filo in direzione ovest e colpisce la diversità che c'è fra il versante sud e nord di questa montagna; a nord il pendio è erboso nella parte alta e boscoso nella parte bassa mentre il versante sud è scavato da profondi canali e creste rocciose dove non è raro veder muovere con estrema agilità branchi di mufloni!
Percorsa la facile cresta si raggiunge la cima del Prato Fiorito (1297 metri). La vista spazia dalle Apuane verso ovest all'Appennino verso nord senza considerare l'ottima veduta che abbiamo su molte delle altre cime della Val di Lima.
Si scende un breve tratto seguendo il sentiero in direzione di Foce al Trebbio (che separa il Coronato al Prato Fiorito, gruppo di abeti presenti) ma dopo poco, vista l'ora, abbiamo preferito tagliare e andare a sinistra costeggiando gli ultimi canali di questa montagna.
Arrivati all'ultimo canale si aggira da destra, si sale di poco e poi si scende a dritto il costone ovest / sud ovest che è facile, panoramico, poco ripido e privo di difficoltà essendo su terreno erboso con qualche roccetta.
Si mira al pianoro erboso con qualche albero che è più in basso da dove passa il sentiero CAI proveniente da Foce al Trebbio che si vede già bene a circa metà discesa.
Una volta rientrati nel sentiero CAI si continua a scendere in direzione di Colle a Serra passando dalla Lezza Forata (caratteristica pietra forata) e dalla Fonte Quornia dove è possibile dissetarsi. Man mano che si procede ci si riporta sul versante sud della nostra montagna con vista bellissima sui vari canali e pareti rocciose e sugli abitati della Controneria da dove abbiamo iniziato questa escursione. L'ultimo tratto interessante di questa gita prima di chiudere l'anello è la zona detta "Le Ravi" dove è presente un grande ghiaione (o ravaneto) generato dalla grande frana del 28 Marzo 1784 che devastò i sottostanti abitati compreso San Cassiano.
Superata questa località ci si immette sulla strada che collega Cappella a San Cassiano e da qui, per un breve tratto su asfalto, si ritorna al punto di partenza.