Lunghezza: 11km
Dislivello Complessivo: 900mt
Durata: 6h
Grado di Difficoltà: EE - per Escursionisti Esperti
Data Ultima Modifica: Luglio 2016
Punto di Partenza e Arrivo: Rifugio Fonte Vetica (1.630mt)
Tipo di Percorso: Anello
Percorribile in senso inverso: Sconsigliato
Gruppo Montuoso: Gran Sasso d'Italia
Fonte/Autore: Fabio - Born To Trek
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Premessa: Il Monte Camicia, con i suoi 2.546mt di altezza, è la più alta vetta della catena orientale del Gran Sasso, una delle più panoramiche. La conformazione della montagna è molto varia, il versante sudest seppur roccioso è facilmente accessibile attraverso la via normale che percorre il Vallone di Vradda, il versante Nord invece è decisamente più aspro e di difficile accesso con oltre 1.000mt di parete verticale che la rendono la più alta parete rocciosa dell’Appennino degna delle grandi North Face alpine, non a caso il monte Camicia è soprannominato “l’Eiger dell'Appennino”. Ad est e a ovest della vetta invece si trovano delle belle creste che collegano il Camicia alle vicine vette del Prena, collegato dal tratto finale del Sentiero del Centenario, e del Tremoggia dove la dorsale del Gran Sasso va scemando verso zone meno elevate.
Il percorso è magnifico ma abbastanza impegnativo consigliato solo a persone mediamente esperte, allenate, confidenti con ambienti di alta montagna, prive di vertigini e sicure su passaggi di roccia instabile. Il tratto del Sentiero del Centenario che precede la vetta prevede dei passaggi alpinistici delicati fino al III grado su roccia marcia, si percorreranno dei salti esposti sul paretone nord e due canali con fondo brecciato e appigli instabili. È sicuramente consigliato l’utilizzo del caschetto per ripararsi dall’eventuale caduta di sassi smossi da predecessori o animali mentre può tornare utile anche un pezzo di corda.
Il tracciato viene proposto in senso orario secondo la normale percorrenza che viene effettuata del Sentiero del Centenario, la percorrenza in senso inverso non è impossibile ma è sconsigliata in quanto sarebbe necessario scendere i canali e i salti posti sotto la vetta in discesa aumentando le difficoltà.
Nel complesso l’anello è molto vario e divertente, è possibile ammirare gli ampi ambienti di Campo Imperatore, percorrere zone rocciose quali le Coste di Sferruccio, creste aeree di alta montagna, passaggi alpinistici per poi ridiscendere lungo il magnifico verde Vallone di Vradda. In tutto questo non può mancare un affaccio thrilling sui 1.00mt della parete nord.
Ultima nota triste, il 2 settembre 2021 il Rifugio ristorante Fonte Vetica è stato colpito da un violento incendio che lo ha completamente distrutto.
Come arrivare: per le indicazioni stradali al punto di partenza clicca qui
Dalla A24 uscire ad Assergi per poi seguire le indicazioni per Fonte Cerreto prima e Campo Imperatore poi (SR 17bis), una volta giunti alla piana si supera il bivio per l'albergo di Campo Imperatore e si prosegue dritti, dopo circa 10 km si giunge in prossimità del bivio per Fonte Vetica (al bivio c'è il Ristoro Mucciante), si svolta a sinistra e si prosegue verso la zona boschiva, giunti al Rifugio di Fonte Vetica si parcheggia la macchina.
D’inverno fino a primavera inoltrata (metà aprile) la strada da Assergi è chiusa. È quindi preferibile salire dalla più tortuosa strada per Santo Stefano di Sessanio fino allo sbarramento di Campo Imperatore. Sempre meglio informarsi sull’apertura delle strade prima della partenza.
Per salire da Santo Stefano, dalla A24 si prende l’uscita per L’Aquila Est seguendo le indicazioni per Sulmona fino a prendere la SS17 che si segue fino al paese di Barisciano dove si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Santo Stefano di Sessanio. Da Santo Stefano si sale verso Campo Imperatore fino al lago di Racollo con omonimo rifugio e successivamente al bivio di Campo Imperatore con la SS17bis dove si svolta a destra per raggiungere Fonte Vetica.
Descrizione: dal parcheggio del Rifugio Fonte Vetica si prosegue per prati dietro lo stesso, si supera il fiume di detriti che scende dal Camicia (dal fondo del Vallone di Vradda) e si arriva facilmente alla Fonte della Vetica dove ci si può approvvigionare d'acqua. Dalla fonte si prosegue verso ovest senza perdere né guadagnare dislivello percorrendo le pendici meridionali del Colle dell’Omo Morto . Dopo circa 2km si giunge alla miniera di Bitume e alla strada che vi arriva . Lungo la sterrata è presente il bivio per il sentiero 7 che risale il versante orientale delle Coste di Sferruccio. Lungo l'ascesa si possono vedere a fondo valle i resti del Bivacco Lubrano e incontrare a quota 2.000mt la Fonte Comune che nelle stagioni più aride può seccare. Il sentiero è prevalentemente comodo e battuto tranne in bravi tratti dove le piogge torrentizie portano a valle molta ghiaia rendendo il sentiero alle volte sassoso. Risaliti 500mt di dislivello si giunge al Vado di Ferruccio (2.233mt) (vista verso il Prena e vista verso la via di salita al Camicia ).
Dal Vado di Ferruccio si prosegue verso destra (est) seguendo tracce di sentiero con bollini rossi-gialli, siamo sul Sentiero del Centenario che in questo tratto percorre la cresta che risale visibilmente il lato meridionale del Camicia sempre visibile dal Vado in poi . Si percorre la cresta, nel primo tratto leggeri saliscendi alternano sentiero a facili passaggi rocciosi, sul lato sinistro si spalanca una magnifica vista sulle verdi e profonde zone settentrionali del Camicia e la Valle Teramana . Dopo 2km di cresta si arriva al cospetto delle zone scoscese sottostanti la vetta.
Facendo attenzione a seguire il sentiero si supera un primo salto di ca. 3 metri (passaggio di II grado) dove in sommità sono presenti chiodi fissi utili per fissare uno spezzone di corda, superato il primo salto si giunge su un balcone che affaccia sulla parete nord del Camicia . Si supera sulla destra un secondo salto anch’esso di ca. 3 metri leggermente esposto (passaggio di III grado). Superato il secondo salto si giunge in zona ghiaiosa che si risale a zig-zag verso l’evidente evidente intaglio della parete. Si sale il caminetto verticale lungo ca. 50/70 metri con fondo ghiaioso e passaggi di arrampicata fino al III grado. Tenendosi sulla sinistra del caminetto si prosegue fino ad uscirne fuori del tutto, dopo un breve tratto di ghiaia si giunge ad un secondo caminetto più breve alto ca. 20 metri. Superato quest'ultimo ci si ricongiunge al comodo sentiero 8A che conduce rapidamente in vetta al Monte Camicia (2.564mt) .
Per la discesa si ripercorre a ritroso per pochi metri il sentiero finale fino al bivio con il sentiero 8A dove si svolta a destra in discesa su sentiero che scende a mezzacosta la vetta in direzione della sottostante cresta. Raggiunta la sella della cresta sotto la vetta è possibile affacciarsi con estrema cautela sul versante nord del Monte Camicia ammirando il burrone di oltre 1.000mt che scende verso valle . Da questo punto si lascia la cresta e si prosegue per la discesa lungo il visibile sentiero 8A che taglia la montagna immergendosi nel vallone di Vradda . Il sentiero è lungo ma agevole permettendo di perdere rapidamente quota. A ca. 1.900mt di altitudine si giunge nella zona boschiva di Fonte Vetica e oltre questa si recupera il sentiero percorso all’andata in prossimità del vicino Rifugio Fonte Verica e quindi al parcheggio.