Lunghezza: 11km
Dislivello Complessivo: 900mt
Durata: 6h
Grado di Difficoltà: E - Escursionistico
Data Ultima Modifica: Luglio 2007
Punto di Partenza e Arrivo: Cozzo di Pietra (1.683mt) – I Prati/Valle Vaccaro
Tipo di Percorso:
Percorribile in senso inverso:
Gruppo Montuoso:
Fonte/Autore: Fabio - Born To Trek
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Premessa: L'anello rappresenta una delle escursioni più belle e selvagge dell'intero gruppo. Il periodo ottimale è sicuramente quello compreso tra maggio e giugno con i corsi d'acqua al massimo della loro portata. L'itinerario, con partenza nei pressi di Cozzo di Pietra (1.683mt), risale il versante orientale del monte Gorzano, vetta più alta dei Monti della Laga, percorrendo zone poco battute e frequentate capaci di offrire scorci incredibili sulla valle teramana e sul vicino Gran Sasso ed esplorando zone composte da placconate rocciose arenatiche e marnose ripulite dallo scorrere dei ruscelli primaverili. Essendo una zona poco battuta la salita avviene su sentieri non sempre evidenti e parzialmente segnati, la progressione richiede dunque un buon impegno in termini di orientamento sebbene la conformazione dell’area e la presenza di spazi aperti rendono l’individuazione dell’itinerario non particolarmente difficile.
La salita alla vetta dal versante orientale può essere fatta attraverso la dorsale del Monticello (sentiero 341) o percorrendo l'alveo del Rio Tordino. Lungo la discesa verrà invece percorso il versante sudorientale attraverso la magnifica e incassata valle delle Cento Fonti ed il Fosso dell'Acero, luogo in cui è l’acqua a far da padrona con mille cascate appoggiate su affioramenti di tipica roccia locale.
Acqua e roccia sono le componenti che caratterizzano i Monti della Laga, da un punto di vista geologico la catena è unica in tutto l’Appennino. Mentre quest’ultimo si compone di roccia prevalentemente carbonatica, i Monti della Laga sono composti da roccia per lo più arenaria e marnosa creatisi nel corso della storia dallo scivolamento dalle catene vicine di detriti che si sono accumulati su un bacino sottomarino argilloso (impermeabile). Questo giustifica la conformazione della catena composta da vette comode prive di calcari o falesie, ricche d’acqua che sgorgando a quote elevate che con il tempo hanno solcato profondi canyon ai bordi dei quali è perfettamente visibile la stratificazione delle rocce arenatiche e marnose. Lungo l’anello proposto è possibile vedere e calpestare magnifici affioramenti di marne sia lungo la salita sia lungo i corsi d’acqua del Tordino e delle Cento Fonti.
Come arrivare: per le indicazioni stradali al punto di partenza clicca qui
Dalla A24 prendere l’uscita L’Aquila Ovest, alla rotonda svoltare a destra e poi nuovamente a destra per prendere la Statale 17, alla rotonda successiva prendere a destra via dei Medici, si passa sotto l’autostrada e raggiunta la Statale 80, alla rotonda, si prende verso sinistra ovvero la terza uscita. Si percorre la SS8 per più di 40km seguendo le indicazioni per Teramo, si supera S.Vittorino e si risale sempre sulla SS80 per strada di montagna al Valici delle Capannelle. Si prosegue in direzione Teramo superando l’uscita per Campotosto e dopo 13km si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Crognaleto. Superato il bivio per Cesacastina, poco prima di arrivare a Crognaleto si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Valle Vaccaro, dopo poco ci si trova ad un bivio, a sinistra si giunge il centro abitato, a destra si va a I Prati, si svolta a destra e da qui comincia la strada sterrata con dei passaggi difficoltosi, se non si ha un fuori strada è consigliabile parcheggiare a Valle Vaccaro e proseguire a piedi (si può anche giungere sul posto con una utilitaria ma la marcia sarà a passo d’uomo a causa del terreno dissestato). Dopo un chilometro di sterrata si arriva ad un bivio, lo si prende verso sinistra e si prosegue per altri tre chilometri, si passa dentro una zona boschiva e appena si esce da questa si giunge ad una biforcazione dove ci sono i cartelli dei percorsi e un grande rifugio, la biforcazione è in zona Cozzo di Pietra.
Descrizione: Da Colle della Pietra si prosegue in direzione nord-ovest attraversando il bosco sotto la Pacinella (1.918mt), si giunge alla Sorgente del Quarticciolo per poi proseguire su sentiero che attraversa zone erbose e magnifici affioramenti di marne fino ad arrivare al Passo, a quota 1.827mt, dove si dividono le possibili vie di salita del Monticello (sentiero non segnato) e del Tordino. Più in basso, rispetto al sentiero, è ben visibile un rifugio per pastori oltre il quale il Fosso Malvese, con le sue lastronate di arenaria, comincia a dare spettacolo.
Per la salita del Monticello, dal passo si devia decisamente in direzione ovest per zone erbose che percorrono il dorso del crinale che divide a destra (nord) la valle del Tordino dalla valle della Pacinella a sinistra (sud). Il sentiero è contrassegnato con il numero 341, sebbene la segnaletica sia assente la salita non presenta particolari difficoltà. Si risale il crinale fino a raggiungere la Cimata (ca. 2.250mt) dove arriva il sentiero che risale diretto dal Cozzo della Pietra (alternativa per la discesa) e dove sono presenti begli affioramenti rocciosi, da qui si può vedere la cima. Seguendo tracce di sentiero si raggiunge con ulteriori 200mt di dislivello la vetta del monte Gorzano (2.458mt).
In alternativa, per la salita lungo l’alveo del Tordino, dal passo continua sul sentiero che scende al Rifugio della Fiumata e dopo aver attraversato il Fiume Tordino si inizia a costeggiarlo, sul lato destro della valle, seguendo tracce di sentiero. Questa zona è spettacolare, con le numerose cascate formate dagli affluenti del Tordino, ma anche la più impegnativa in quanto spesso il sentiero non è segnato né battuto e bisogna proseguire orientandosi. Oltre quota 2.000mt l'alveo del Tordino diviene meno incassato e più comodo, si allarga ed al cospetto del severo versante nord del Monte Gorzano. Il tracciato esce dalla valle all’altezza della selleta nord del Gorzano (quota 2.278mt) e percorrendo l'ultimo tratto di cresta si raggiunge la vetta del Monte Gorzano (2.458mt).
Per la discesa si continua in cresta, verso sud, fino a raggiungere la Sella di Monte Gorzano (2.309mt) dalla quale si scende verso sinistra (sudest) nella Valle delle Cento Fonti, enorme bacino percorso da innumerevoli torrenti che convergono tutti nello spettacolare Fosso dell'Acero. L'itinerario prosegue lungo il sentiero 354 che costeggia vari torrenti e cascate perdendo oltre 500mt di quota fino ad arrivare nei pressi della Sorgente Mercurio (1.759mt).
Passando sopra un ponte in cemento si raggiunge la sterrata serpentina che risale da Cesacastina. Ai primi tornanti della strada partono tracce di sentiero che devia decisamente verso est per risalire in diagonale la Costa delle Troie per poi traversare al di sotto di Colle dei Prati e raggiungere così la strada che conduce al Cozzo di Pietra. Questo sentiero è però poco visibile e data la pendenza della Costa delle Troie può risultare complicato scavallare in questo punto. Usare la dovuta attenzione e mettere in pratica le proprie capacità di orientamento.
In alternativa, per gli amanti delle creste e cime, dalla vetta del Monte Gorzano si può valutare un percorso alternativo che evita di percorrere la Valle delle Cento Fonti. Una volta raggiunta la Sella posta sotto la vetta si prosegue in cresta in direzione sud ovest percorrendo tutto il filo di cresta che conduce alla Cima della Laghetta (2.369mt). Dalla cima si devia decisamente ad est in discesa per tracce di sentiero percorrendo tutta la costa orientale della Laghetta seguendo i torrenti che si ricongiungono alla sorgente Mercurio (1.759mt), vicino la sorgente è ben visibile un rifugio che può essere usato come punto di riferimento.