Lunghezza: 8,4km
Dislivello Complessivo: 400mt
Durata: 3h30m
Grado di Difficoltà: E per Escursionisti
Data Ultima Modifica: Aprile 2020
Punto di Partenza e Arrivo: SP26 bivio Quattro Finaiti (760mt)
Punto di massima elevazione altimetrica: vicino Punta la Gramigna (ca. 880mt)
Tipo di Percorso: Anello
Percorribile in senso inverso: Si
Fonte/Autore: mimmo valenti
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Premessa: L’escursione di svolge all’interno di Bosco Ficuzza, unica grande macchia verde della Sicilia Occidentale.
L’anello è di particolare interesse storico; si percorrerà un tratto dell’antica linea ferroviaria Sant’Erasmo-Burgio ancora parzialmente attrezzata e lungo la quale sarà possibile ammirarne i resti. Costruita nel 1884 la linea ferroviaria a scartamento ridotto collegava Palermo (Sant’Erasmo) ai paesi le cittadine di Corleone e San Carlo. In esercizio fino al 1959 è oggi un percorso ciclopedonale. Il tracciato, pianeggiante, a volte anche tortuoso, si snoda all'interno della riserva naturale alternando il fitto verde del bosco con ampie vedute, prima sul bacino dello Scanzano, poi sulla Rocca Busambra con ai piedi il villaggio di Ficuzza e l'antica stazione. I resti più significativi della linea ferroviaria sono la galleria dei Gargioli, i poderosi muri di contenimento, un lungo viadotto, i resti di un casello, i cippi chilometrici, i cartelli ferroviari e la vasca del "rifornitore", destinata ad approvvigionare di acqua le motrici a vapore. In leggero declivio si giunge infine alla vecchia stazione di Ficuzza, oggi adibita a struttura ricettiva, da cui una rampa a gradoni collega al villaggio.
Lungo il percorso sarà possibile raggiungere anche i laghetti Coda di Riccio , una delle caratteristiche zone umide del Bosco di Ficuzza. I due invasi sono ottenuti con lo sbarramento del torrente Rocca D'Elice effettuato nell’intento di rendere coltivabile un'ampia area disboscata ai piedi di Rocca Busambra.
Altro luogo davvero suggestivo del percorso è rappresentato dalla famosa roccia detta Pulpito del Re, monumento legato alla figura di Ferdinando III di Borbone che visse ininterrottamente a Ficuzza dal 1810 al 1813. Il Pulpito del Re è un trono scolpito sulla roccia arenaria che il sovrano usava per cacciare stando seduto, mentre i battitori spingevano le prede verso di lui.
Come arrivare: per le indicazioni stradali al punto di partenza clicca qui
Dalle coste sicule settentrionali si prende la Statale SS118, superato il lago Scanzano si devia a sinistra sulla Provinciale SP26 in direzione Godrano, che si percorre fino km. 3,1 bivio Quattro Finaiti, dove si posteggia l’auto .
Descrizione: per maggiori informazioni dall'autore clicca qui
L’inizio del percorso si sviluppa all’interno del bosco, per un breve tratto di 300mt senza sentiero, fino a raggiungere la sede del percorso della antica linea ferroviaria Sant’Erasmo-Burgio, all’altezza della galleria dei Gargioli . Lungo il percorso si incontrano le strutture della antica ferrovia a scartamento ridotto, ancora in buono stato nonostante gli oltre 120 anni dalla loro realizzazione.
Il percorso diventa subito gradevole, in leggerissima discesa, con diversi punti panoramici sul versante del lago di Scanzano e di Piana degli Albanesi, sull’abitato di Ficuzza e sul massiccio di Rocca Busambra. Dopo aver superato un poderoso muro di contenimento in pietra ed un ponte a quattro archi molto panoramico, si incontrano i resti di un casello, i cippi chilometrici ed i cartelli ferroviari della antica linea ferroviaria .
Al km 3,2 si raggiunge la vasca del “rifornitore” , una grande vasca in muratura destinata ad approvvigionare di acqua le motrici a vapore. All’altezza della vasca si abbandona la sede dell’antica ferrovia per percorrere in leggera salita, su sentiero, il vallone Rocca d’Elice fino ai laghetti Coda di Riccio, una delle caratteristiche zone umide del Bosco di Ficuzza (bella vista sulla retrostante Rocca Busambra)). I due invasi sono ottenuti con lo sbarramento del torrente Rocca D'Elice nel quadro di un inutile e dispendioso tentativo, della seconda metà del Novecento, di coltivare un'ampia area disboscata ai piedi di Rocca Busambra. Intorno a questi invasi si è sviluppata una interessante vegetazione ripariale di Typha e vi trovano rifugio numerose specie palustri, dalle tartarughe , ai numerosi anfibi ed agli uccelli di lago: aironi, anatidi, svassi.
Nei pressi dei laghetti si incontra uno splendido esemplare monumentale di Quercus suber, con un’età stimata di circa 400 anni . Il percorso continua su sentiero, passando nei pressi di Cozzo Castrateria, fino al famoso Pulpito del Re (km 6,9) , monumento legato alla figura di Ferdinando III di Borbone che visse ininterrottamente a Ficuzza dal 1810 al 1813.
Dal Pulpito del Re si raggiunge, con una deviazione di un paio di centinaia di metri, una bella zona panoramica su valle Agnese e Rocca Busambra .
Ritornati a Pulpito del Re, il percorso continua in leggera discesa su strada forestale fino alla chiusura dell’anello al bivio Quattro Finaiti.